PERCORSI LEGGENDARI: IL MURO DI SORMANO
Dei cartelli indicatori segnalano ai visitatori le diverse specie di alberi presenti. Tra il terzo e il quarto tornante si esce dal bosco e vi sono alcuni punti panoramici, anche questi segnalati da scritte sull'asfalto, da cui è possibile ammirare le montagne circostanti: i Corni di Canzo, il Cornizzolo, il Barzaghino, il Palanzone e, più lontano verso est, il Resegone e le Grigne. Al termine la strada del Muro si riallaccia alla provinciale (che supera lo stesso dislivello percorrendo una distanza più che doppia): proseguendo in salita per circa 200 metri si raggiunge la località Colma di Sormano, a quota 1124 m s.l.m. (è presente un bar/ristoro e un'osservatorio astronomico), dove la strada valica e prosegue in discesa verso Pian del Tivano per transitare da Zelbio e terminare poi a Nesso, sul ramo occidentale del lago di Como.
Svoltando a destra invece si ritorna verso Asso: per ritornare al punto di partenza è fortemente sconsigliato ai ciclisti scendere lungo questa strada, perché affrontare il Muro in discesa è molto pericoloso a causa delle fortissime pendenze.
Il Muro di Sormano è una salita leggendaria tra gli
appassionati di ciclismo per la sua difficoltà. Divenne famoso negli
anni sessanta quando venne inserito nel percorso del Giro di
Lombardia come tappa selettiva. Dopo un periodo di abbandono, la
strada del Muro è stata recentemente riasfaltata ed oggi risulta in
perfette condizioni, percorribile senza problemi (a parte la
difficoltà della salita!) con qualsiasi tipo di bici, ed è chiusa
al traffico a motore. L'effetto desiderato fu raggiunto persino oltre
le aspettative: la salita si rivelò così dura che molti
professionisti furono costretti a scendere di bicicletta e proseguire
a piedi (anche perché sulle biciclette dell'epoca erano normalmente
disponibili soltanto tre rapporti). Il Muro di Sormano rimase
nel percorso di gara per tre edizioni, fino al 1962: in quell'anno
Ercole Baldini stabilì il primato dell'ascesa in 9'24".
Dopodiché si decise di non affrontare più questa salita troppo
estrema, anche perché la gara veniva falsata dalle numerose spinte
che i corridori ricevevano dagli spettatori. Dopo la costruzione
della nuova strada provinciale, più larga e dalle pendenze più
abbordabili, la strada del Muro è stata abbandonata anche dal
traffico veicolare ed è caduta in disuso. Dopo alcuni decenni,
tuttavia, alcuni appassionati di ciclismo ne hanno promosso il
recupero e nel 2006, sostituita la vecchia pavimentazione ormai
rovinata con un nuovo manto di asfalto, il Muro è stato nuovamente
inaugurato e rimesso a disposizione dei ciclisti che vogliono
cimentarsi sulle sue storiche e difficilissime rampe. La strada del
Muro di Sormano inizia dal bivio lungo la strada provinciale che da
Asso porta verso Pian del Tivano, alcune centinaia di metri dopo
l'abitato di Sormano. Dopo una brevissima discesa e un ponte che
scavalca un torrente, inizia la salita che si snoda per circa 1700
metri superando un dislivello di 280 metri (quota iniziale 827 m,
finale 1107 m), con una pendenza media del 17% e punte fino al
25%. La strada, molto stretta, sale in mezzo al bosco; vi sono
quattro tornanti. Lungo tutta la salita una serie di scritte
sull'asfalto indica, metro per metro, la quota altimetrica, di modo
che il ciclista può sempre sapere dove si trova e quanto manca al
termine della salita; inoltre più esse sono ravvicinate e maggiore è
la pendenza (per esempio una distanza di 5 metri dall'una all'altra
corrisponde al 20%). Altre scritte sull' asfalto riportano le frasi
celebri dei grandi ciclisti, come ad esempio quella del toscano Gino
Bartali.Dei cartelli indicatori segnalano ai visitatori le diverse specie di alberi presenti. Tra il terzo e il quarto tornante si esce dal bosco e vi sono alcuni punti panoramici, anche questi segnalati da scritte sull'asfalto, da cui è possibile ammirare le montagne circostanti: i Corni di Canzo, il Cornizzolo, il Barzaghino, il Palanzone e, più lontano verso est, il Resegone e le Grigne. Al termine la strada del Muro si riallaccia alla provinciale (che supera lo stesso dislivello percorrendo una distanza più che doppia): proseguendo in salita per circa 200 metri si raggiunge la località Colma di Sormano, a quota 1124 m s.l.m. (è presente un bar/ristoro e un'osservatorio astronomico), dove la strada valica e prosegue in discesa verso Pian del Tivano per transitare da Zelbio e terminare poi a Nesso, sul ramo occidentale del lago di Como. Svoltando a destra invece si ritorna verso Asso: per ritornare al punto di partenza è fortemente sconsigliato ai ciclisti scendere lungo questa strada, perché affrontare il Muro in discesa è molto pericoloso a causa delle fortissime pendenze.